adolescenza anoressia corpo

Solo ciccia e brufoli?

Aiutare i nostri ragazzi in crisi con il proprio corpo e riconoscere i campanelli d’allarme

Ragazzine esili che si mettono a dieta e ragazzi che passano ore in palestra, adolescenti continuamente alle prese con lo specchio e con l’immagine riflessa di sé come se non avessero altro per la testa che essere belli. Non è una generazione di giovani vuoti e superficiali, adepti della nuova religione della moda e dell’estetica. Sono ragazzi e ragazze che cercano se stessi in profondità e ci parlano con il corpo delle loro scoperte, proprio come se fosse un linguaggio, un codice per esprimere se stessi. Adolescenti che si guardano per capire chi sono, nella tempesta sconvolgente degli innumerevoli cambiamenti dell’età tanto desiderati e ora così difficili da vivere. Disorientati e con compiti nuovi e importanti, necessari a lasciare gli abiti da bambini e indossare i vestiti degli adulti che saranno tra poco.

Gli adulti che fanno parte del loro mondo, genitori, insegnanti, allenatori sportivi, sono coinvolti e altrettanto disorientati da questo processo di crescita. Spesso spaventati per i nuovi comportamenti potenzialmente rischiosi. Primi fra tutti quelli per modellare il corpo, come diete e attività fisica: qual è il limite di sicurezza oltre il quale è in pericolo la salute? Come prevenire e riconoscere l’anoressia, la bulimia e gli altri disturbi del comportamento alimentare? Quanto preoccuparsi per il sovrappeso?

Comprendere il significato profondo dell’immagine corporea, conoscere il senso del linguaggio che passa dal corpo invece che dalle parole è il primo passo. Nel libro, scritto con la collaborazione di Davide Comazzi e Alessandra Marcazzan, psicologi del Minotauro (Centro milanese specializzato in problematiche dell’adolescenza), si trovano numerosi spunti per capire, indicazioni per distinguere le crisi “fisiologiche” dai segnali preoccupanti della patologia, e molti suggerimenti per accompagnare figli e allievi nel periodo forse più atteso, più temuto e più fertile della vita.


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Bimbi in forma senza diete

Dalla gravidanza alla pubertà, l’equilibrio per combattere il sovrappeso infantile

Spesso i genitori rimangono disorientati di fronte all’invito del pediatra a mettere a dieta il proprio figlio. E, in effetti, il problema del sovrappeso infantile non è solo una questione di bilancia, ma nel determinarlo, e quindi nel superarlo, entrano in gioco moltissimi fattori pedagogici, psicologici e culturali. Le ricerche effettuate mostrano come questa tendenza sia legata allo stile di vita nel suo complesso: in particolare all’attività motoria, all’impiego del tempo libero e alla vita di relazione. Inoltre, nel cibo si celano numerosi significati affettivi: il rifiuto di un alimento da parte del figlio è vissuto come un’opposizione alla madre stessa; il cibo viene utilizzato come premio o punizione; in altri casi è simbolo di condivisione e diventa il tramite delle relazioni, e via di questo passo. Perciò, anche cercando di correggere la sola alimentazione, non basterebbe prescrivere ai genitori di bambini in sovrappeso e obesi una dieta bilanciata per i propri figli.

In questo libro affronto l’eccesso di peso nell’infanzia, fino all’inizio dell’adolescenza, da un punto di vista multifattoriale, tenendo cioè conto di tutte le componenti e le causse del problema, incluse le abitudini di vita e l’alimentazione della mamma già durante la gravidanza.

Come riconoscere il sovrappeso dei bambini? E quali sono le sue cause? La risposta non la dà solo la bilancia, come si può leggere nel libro. Dove si trovano anche consigli per la prevenzione, a cominciare da gravidanza, allattamento e svezzamento, senza dimenticare l’educazione e le buone abitudini. Per continuare con suggerimenti pratici per i più grandicelli, suddivisi per fasce d’età e ripresi in pratiche tabelle, su: alimentazione; movimento e abitudini quitidiane come attività fisica, sonno, televisione; emozioni, relazioni e comportamenti. Un capitolo è dedicato al cambiamento comune: tutta la famiglia è coivolta.

Senza indicare diete vere e proprie, difficili da far seguire con rigore al bambino e per le quali occorre comunque rivolgersi allo specialista, qui si danno tutte le informazioni che servono per impostare e condividere con la famiglia un equilibrato stile alimentare e comportamentale, con suggerimenti pratici utili per superare le maggiori difficoltà che i bimbi incontrano nel processo di perdita del peso.